VALUTAZIONE STRUMENTALE DEI RISCHI

COS'È - A COSA SERVE:

Valutazione strumentale dei rischi: il Datore di Lavoro misura strumentalmente, quando necessario, i valori dei Rischi derivanti dall'esposizione agli agenti fisici. Ariete Lavoro e Sicurezza offre Valutazioni Strumentali dei Rischi: Rumore Vibrazioni Gas Radon Salubrità dell'Aria

LA NOSTRA OFFERTA:

Ariete Lavoro e Sicurezza offre Servizi di Valutazione strumentale dei Rischi con redazione dei documenti correlati.

DETTAGLI:

Definizione di Valutazione Rischio Rumore e redazione Rapporto:

L’inquinamento acustico è causato da un’eccessiva esposizione ai suoni e rumori di elevata intensità. Questo può avvenire in città e in ambienti naturali. La legge n. 447/1995 art. 2 fornisce la definizione di inquinamento acustico: “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane e quindi pericolo per la salute umana.

Gli effetti del rumore sull’uomo:

L’inquinamento acustico può causare nel tempo problemi psicologici, di pressione sanguigna e di Stress alle persone che ne sono continuamente sottoposte. Le cause dell’inquinamento acustico possono essere fabbriche, cantieri, aeroporti autostrade, circuiti per competizioni motoristiche ma in alcuni casi e in particolari condizioni anche luoghi pubblici e uffici.

Vediamo ora ad Esempio quali possono essere gli effetti che può creare l’esposizione al rumore:

  • effetti di danno (alterazione non reversibile o solo parzialmente reversibile di un organo o di un sistema:
  1. specifico: causato ai soggetti che si espongono per periodi prolungati a livelli di 75-89 dB(A). Tale Danno reca la perdita temporanea o irreversibile dell’udito (ipoacusia). Si riscontra soprattutto in ambiente lavorativo;
  2. non specifico: causato da un’esposizione sonora non sufficientemente elevata. Tale danno può, col tempo, apportare danni al sistema uditivo e causare malesseri di tipo psicofisico. Si riscontra in ambito urbano;
  • effetti di disturbo (alterazione temporanea di un organo o di un sistema, obiettivabile attraverso procedure cliniche o strumentali);
  • annoyance (sensazione di scontento o di fastidio generico, spesso influenzata oltre che dalla specifica sensibilità del soggetto, da fattori extra esposizionali e motivazionali).
 

L’inquinamento acustico urbano è in particolare quello dovuto a traffico di veicoli in superficie, determina in prevalenza effetti di disturbo, mentre assai raramente si può parlare di danno.

La specifica sensibilità individuale può far sì che effetti di disturbo possano essere indotti dal fenomeno di “musicalizzazione” e “sonorizzazione” degli spazi condivisi, pubblici, o aperti al pubblico, come Bar, Ristoranti,Pub,Discoteche eccetera.

La Legge sulla Valutazione Rischio Rumore e redazione Rapporto:

Il D. lgs. 81/08 determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione al rumore. In particolare il Testo Unico prende in esame fattori per determinare tre categorie di rischio. Il Decreto fissa quindi le misure tecniche, organizzative e procedurali, azioni formative, informative e di protezione da adottare a seconda del livello di esposizione.

CAPO II – PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI ESPOSIZIONE AL RUMORE DURANTE IL LAVORO:

Articolo 187 – Campo di applicazione:
1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione al rumore durante il lavoro e in particolare per l’udito.

Articolo 188 – Definizioni
1. Ai fini del presente capo si intende per:
a) pressione acustica di picco (ppeak): valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza “C”.
b) livello di esposizione giornaliera al rumore (LEX,8h): [dB(A) riferito a 20 μPa]: valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione al rumore per una giornata lavorativa nominale di otto ore. Si riferisce a tutti i rumori sul lavoro, incluso il rumore impulsivo;
c) livello di esposizione settimanale al rumore (LEX,w): valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione giornaliera al rumore per una settimana nominale di cinque giornate lavorative di otto ore.

Articolo 189 – Valori limite di esposizione e valori di azione:
1. I valori limite di esposizione e i valori di azione, in relazione al livello di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco, sono fissati a:
a) valori limite di esposizione rispettivamente LEX = 87 dB(A) e ppeak = 200 Pa (140 dB(C) riferito a 20 μPa);
b) valori superiori di azione: rispettivamente LEX = 85 dB(A) e ppeak = 140 Pa (137 dB(C) riferito a 20 μPa);
c) valori inferiori di azione: rispettivamente LEX = 80 dB(A) e ppeak = 112 Pa (135 dB(C) riferito a 20 μPa).

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