GESTIONE ANTINCENDIO

GSA Aziendale

Misure Antincendio: il Datore di Lavoro designa preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e di lotta all'incendio. In particolare i Lavoratori Incaricati dell’attività di misure antincendio e di lotta antincendio, devono ricevere un'adeguata formazione ed un addestramento specifico.

Quali sono le Caratteristiche di un Incendio?

Per rispondere a questa domanda, abbiamo bisogno di introdurre alcune definizioni importanti, al fine di apprendere al meglio il concetto di Incendio e quindi poter meglio comprendere le misure antincendio:

  • Incendio: Manifestazione Visibile di una Reazione Chimica.
  • Combustione: Reazione chimica (sufficientemente Rapida) di una sostanza combustibile con l’ossigeno.
  • Combustibile: Qualsiasi sostanza che può bruciare, sviluppando calore e luce, come ad esempio olio e Gas.
  • Fiamme: Emissione di luce conseguente alla combustione dei gas sviluppati in un incendio.(Prodotto della combustione)
  • Fumi: Sono formati da piccolissime particelle solide e liquide (la formazione di queste particelle ad esempio come quelle solide sono le sostanze incombuste a causa della carenza di ossigeno.
  • Calore: Energia che si sviluppa nel processo di combustione, determinante nell’innalzamento della temperatura di tutti i materiali e i corpi esposti.

È NECESSARIO SOTTOLINEARE CHE IL CALORE E’ LA CAUSA PRIMARIA DELLA PROPAGAZIONE DEGLI INCENDI.

  • Punto di accensione: Temperatura alla quale la sostanza (solida, liquida o gassosa) si infiamma al solo contatto con l’aria.
  • Punto di infiammabilità: Temperatura alla quale si ha sufficiente concentrazione di vapore combustibile per poter avere l’accensione.

Concetto del Triangolo del Fuoco:

Altro concetto interessante da fornire al fine di comprendere meglio le misure antincendio è quello di triangolo del fuoco. Infatti, perché avvenga un incendio devono necessariamente essere contemporaneamente essere presenti i seguenti tre elementi:

  1. Combustibile ad esempio la Legna.
  2. Comburente, come ad esempio l’ossigeno.
  3. Temperatura o l’energia sufficiente all’innesco, come ad esempio una scintilla.

L’interazione dei tre elementi è fondamentale per la Combustione e l’assenza di anche un singolo elemento, sarebbe sufficiente perché non avvenga la reazione chimica.

Molto raramente i decessi in un incendio sono dovuti al calore o alle ustioni dovute alle fiamme. In realtà la maggior parte dei decessi (si parla di una percentuale al di sopra al 65%) è da imputare a:

  • L’inalazione di gas che portano.
  • L’intossicazione.
  • L’asfissia e quindi alla morte.

Le 4 Fasi tipiche di un Incendio sono:

La Fase Iniziale, determinata da:
  • infiammabilità del combustibile.
  • possibilità di propagazione della fiamma.
  • velocità di decomposizione del combustibile coinvolto.
  • geometria e volume degli ambienti.
  • possibilità di dissipazione del calore nel combustibile.
  • distribuzione del combustibile nell’ambiente, punti di contatto, altezza.
La Propagazione:

Durante la propagazione dell’incendio si verificano determinati fenomeni quali:

  • Riduzione di visibilità a causa dei prodotti di combustione.
  • Produzione di gas tossici e corrosivi.
  • Formazione e propagazione di sacche nelle quali si concentrano gas infiammabili che possono raggiungere i loro limiti di infiammabilità e di esplosione.
  • Velocità di combustione.
  • Aumento rapido delle temperature.
  • Energia di irraggiamento.
  • I materiali vicini al focolaio di incendio, anche se non toccati dal fuoco, raggiungono il loro punto di accensione e contribuiscono a dare maggior corpo al fenomeno producendo gas infiammabili.
Il Flash Over:

Durante questa fase si verificano caratteristiche quali:

  • Brusco aumento della temperatura.
  • Aumento esponenziale della velocità di combustione.
  • Forte aumento dell’emissione dei gas, che si espandono sia in senso orizzontale sia, soprattutto, in senso ascensionale; si formano zone di turbolenza visibili.
  • I combustibili vicini al focolaio si auto accendono, quelli più lontani si riscaldano e raggiungono la loro temperatura di combustione con produzione di gas di pirolisi infiammabili;
    e)si formano onde di choc e lance di fuoco.
L’Estinzione/raffreddamento:

Una volta raggiunta l’accensione completa dei materiali combustibili, il fenomeno chimico della combustione incomincia a rallentare e, in assenza di apporti esterni, si avvia all’estinzione, quindi la temperatura nell’ambiente incomincia a decrescere.

Classificazione dei Fuochi da estinguere:

Per le misure antincendio bisogna essere consapevoli anche della classificazione dei fuochi da estinguere. La suddivisione in classi dei fuochi può essere svolta in base a due valutazioni, la prima in base a che tipo di combustibile andiamo ad affrontare, la seconda in base a che tipo di fiamma che si sviluppa andiamo ad estinguere.

Classificazione in base ai combustibili (Fuochi di Classe):

A: Fuochi di materie solide, generalmente di natura organica (legno, gomma, tessuto, pelle, ecc.), la cui combustione avviene normalmente con produzione di braci che ardono allo stato solido.
B: Fuochi di liquidi o di solidi che possono liquefarsi (cera, paraffina, alcoli, ecc.).
C: Fuochi di gas, semplici o miscelati (idrogeno, metano, ecc.).
D: Fuochi di metalli (magnesio, alluminio, ecc.).
E: Fuochi di natura elettrica (trasformatori, alternatori, ecc.).

La suddivisione per il tipo di fuoco:

Gli incendi covanti: un incendio caratterizzato dall’assenza di fiamma e dal fatto che, non essendo in grado di auto alimentarsi, richiede continuo apporto di energia

Gli incendi aperti: un incendio che presenta fiamme e che dopo la sua accensione si autoalimenta.

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